I dati inediti dell’Antidroga nell’inchiesta sul chemsex, su FQ MillenniuM in edicola da sabato 13 novembre: fino a ottobre 2021 sequestrati 50 litri e 12 chili in polvere, prevalentemente di Gbl
«Negli ultimi tre anni i sequestri di Gbl e sostanze simili in Italia sono triplicati. Nel 2021, fino a ottobre il totale è di quasi 50 litri più 12 chili in polvere, in grandissima parte Gbl».
Sono i dati inediti forniti da Alessandro Cavalli, colonnello della Guardia di Finanza e direttore della divisione per le droghe sintetiche della Direzione centrale dei servizi antidroga, al mensile FQ MillenniuM, diretto da Peter Gomez, in edicola da sabato 13 novembre con una lunga inchiesta sul boom del consume delle cosiddette “droghe dello stupro”, protagoniste di recenti casi di cronaca da quello che ha riguardato Luca Morisi, guru dei social di Matteo Salvini, alle indagini romane che hanno coinvolto Claudia Rivelli, sorella dell’attrice Ornella Muti.
L’inchiesta raccoglie testimonianze dirette di diverse persone che partecipano a feste chemsex, sesso sfrenato di gruppo, prevalentemente gay, a base di sostanze come Gbl (gamma-butirrolattone), Ghb (acido gamma-idrossibutirrico, di cui il Gbl è precursore), Mdpv ( Metilenediossipirovalerone). O, per i consumatori, semplicemente Il “G” o la Gina, nei primi due casi, “la Madonna di Pavia” nel terzo. A Milano, per esempio, dopo il lockdown hanno riaperto «posti dove si organizzavano party a tema, tipo pissing night o fisting night, ma ci sono anche le feste in case private. Il G viene usato in questi festini, insieme alla cocaina, al crack e così via», racconta il giornalista Alberto Dandolo, grande conoscitore dei segreti delle notti milanesi. «Dopo avere preso droghe per ore e aver perso i freni inibitori, arrivano gli escort e si comincia a fare sesso. Senza preservativo. Tanto che per quanto ne so a causa del chem sex c’è stato un aumento, in particolare nella nuova generazione, di casi di sieropositività . Le malattie trasmesse sessualmente sono aumentate in maniera vertiginosa».
Anche se i sequestri sono sempre più consistenti, il contrasto a questo tipo di droghe è complesso, afferma il colonnello Cavalli. Vi sono Paesi, come l’Olanda, in cui il Gbl è perfettamente legale e viene utilizzato per smacchiare gli abiti.
In altri, spiega, le sostanze da noi considerate illecite «servono invece per dare maggiore stabilità allo yogurt, come avviene in Francia, mentre in Germania le si utilizza per pulire a fondo cerchioni e carrozzerie». Infatti l’acquisto delle sostanze avviene prevalentemente on line o con viaggi nei Paesi europei dove il commercio è libero. Le “droghe dello stupro” «vengono sintetizzate prevalentemente in Olanda, dove la legislazione le permette o comunque le tollera». Tante riunioni di coordinamento con le altre polizie europee non hanno dato grandi risultati. «Ci sentiamo rispondere che essendo prodotti industriali non si può limitarne la vendita. Certo chi spende migliaia di euro per togliere lo sporco dai cerchioni dev’essere molto ricco», conclude ironicamente il colonnello.
Sabato 13 novembre in edicola con il Fatto Quotidiano
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www.fqmillenium.it
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