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sabato, Febbraio 8, 2025

Gaza: Save the Children, i decessi per fame e malattie

L’allarme lanciato da Save the Children che ha continuato a raccogliere testimonianze strazianti di famiglie che hanno trascorso piĂą giorni senza cibo, riparo, acqua e accesso all’assistenza sanitaria, anche nella cosiddetta “zona sicura” di Al-Mawasi. 

Gaza: Save the Children, i decessi per fame e malattie

Mentre il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite non è riuscito ancora una volta a garantire un cessate il fuoco definitivo e a dare tregua ai civili di Gaza, due mesi di bombardamenti incessanti, l’assedio imposto da Israele e i pericolosi ordini di trasferimento hanno ridotto le possibilitĂ  di sopravvivenza delle famiglie di Gaza.

L’Organizzazione sottolinea che privare deliberatamente la popolazione civile di cibo, acqua e carburante e ostacolare intenzionalmente la distribuzione di aiuti, significhi usare la fame come arma di guerra. Tutto ciò con un inevitabilmente impatto mortale sui bambini.

Gli ordini di trasferimento consecutivi emessi dal governo israeliano, che costringono i civili in “zone sicure” letali, non hanno fatto altro che metterli ulteriormente in pericolo.

Le parole del Direttore di Save the Children

 ”Il ripetuto fallimento della comunitĂ  internazionale ad intraprendere un’azione risolutiva equivale ad una campana a morto per i bambini. Israele sta schiacciando i minori e le famiglie palestinesi in “zone di morte“, che vengono definite “zone sicure“. Ho visto bambini e famiglie vagare per le strade di ciò che non è stato raso al suolo a Gaza. Persino la risposta degli aiuti umanitari finanziati a livello internazionale è stata soffocata dalle restrizioni imposte da Israele”, ha dichiarato Jason Lee, Direttore di Save the Children nei Territori palestinesi Occupati, attualmente a Gaza.
I bambini di Gaza sono condannati a subire ulteriori bombardamenti, a patire la fame e ad essere esposti a malattie. Dobbiamo tenere conto delle lezioni del passato e impedire immediatamente che vengano perpetrati crimini atroci. ”

Alcuni dati a riguardo

Una nuova valutazione della sicurezza alimentare del Programma Alimentare Mondiale ha rilevato che nove persone su dieci a Gaza hanno riferito di aver trascorso almeno ventiquattro ore senza cibo e quasi un quinto lo ha sperimentato per piĂą di dieci giorni nell’ultimo mese. I prezzi dei prodotti alimentari di base sono lievitati a livelli senza precedenti, poichĂ© scarseggiano nei mercati, mentre nel nord di Gaza, tutti i panifici non sono operativi da piĂą di un mese. ” 

L’allarme dell’OMS

L’OMS ha lanciato l’allarme sul collasso quasi totale del sistema sanitario, idrico e igienico-sanitario, sottolineando che a Gaza potrebbero morire piĂą persone per malattie che per i bombardamenti. La sopravvivenza è sempre piĂą dura, le risorse sono scarse. La maggior parte dei servizi igienici è inutilizzabile. Ciò comporta una grave rischio per la salute dei bambini e delle famiglie, che potrebbero contrarre malattie.
Save the Children chiede alla comunità internazionale di garantire un cessate il fuoco immediato e definitivo. 

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Chiara Trentin

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